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Il Libro


Dopo lunga gestazione editoriale sono felice di annunciare ai lettori l'imminente uscita del libro pedante La crisi narrata. Romanzo dei capitali e crepuscolo della democrazia. Il libro sarà disponibile nelle librerie e negozi online a partire dal 23 novembre.

Ne La crisi narrata sono raccolte le riflessioni dei primi due anni del blog, ampliate, ordinate e riviste lungo il filo conduttore del «romanzo» manipolatore che informa e deforma la comunicazione politica. Un grazie particolare va a Vladimiro Giacchè e Alberto Bagnai che mi hanno spronato a dare forma stampata al lavoro iniziato sul blog. Il prof. Bagnai è inoltre autore di una pregevole prefazione al testo e mi ospiterà a Montesilvano in occasione del convegno annuale di a/simmetrie per la prima presentazione al pubblico dell'opera.

Segue un'anteprima.

Premessa

Questo libro nasce dall’esperienza e dai materiali del blog Il Pedante (http://ilpedante.info). Quando lo inaugurai, nei primi mesi del 2015, avevo pochi lettori e qualche amico con cui un anno prima mi ero divertito a realizzare il sito Facciamo Come (http://facciamocome.org), un generatore di «supercazzole esterofile». Il generatore faceva il verso ai tanti italiani che sui giornali, sui social network e dai tavolini dei bar disprezzano il loro Paese e puntano il dito contro i loro connazionali per raccontare la crisi economica che ci affligge. Quel viaggio tragicomico tra i luoghi comuni di un’opinione pubblica che addossa a se stessa e al prossimo le responsabilità dei propri mali mi portò presto a interrogarmi sull’ingranaggio dialettico in cui si fonda il fenomeno, e a ipotizzarne gli obiettivi. Quello del «facciamo come» si rivelò un punto di partenza senz’altro fertile, per il contributo che la retorica antinazionale apporta a quell’ingranaggio e a quegli obiettivi.

Gli spunti non mancavano. Tante persone più preparate di me, in Italia e all’estero, avevano già condiviso analisi e pubblicato articoli e libri. I social network ospitavano dibattiti tra individui della più varia estrazione professionale, culturale e politica. I temi macroeconomici e finanziari dominavano, come è nello spirito dei tempi, sicché era necessario coglierne i fondamentali per riconoscervi un mascheramento che rimandava a strati antropologici più profondi. Lo stesso fronte dei tecnici si divideva tra chi esauriva la lettura degli eventi nel criterio economico e chi vedeva in quel criterio il pretesto contingente e distorto di lotte più antiche. Da quei temi occorreva risalire ai conflitti già tante volte illustrati dalla storia e dai filosofi: la lotta tra le classi, la prevalenza del forte sul debole, la dialettica di capitale e lavoro, l’aspirazione dei popoli all’autodeterminazione e alla libertà dal bisogno, la corsa all’accumulazione delle ricchezze, la guerra come ultimo sbocco per far ripartire la giostra. Ma più di tutto mi interessava cogliere le verbalizzazioni, i miti e le maschere retoriche che nel discorso pubblico trasfiguravano quei conflitti facendoli apparire come incidenti di un programma politico e civile altrimenti votato al successo. Mi interessava la retorica del consenso e dei dominatori, fossero essi una classe sociale o un’idea, un manipolo di burattinai o il bisogno di prevalere che seduce tutti per annichilire tutti. Mi interessavano, in particolare, i modi in cui quei messaggi si facevano cari alle loro vittime e le chiamavano a collaborare alla loro miseria, indirizzandone le difese e la rabbia contro se stesse. In un’epoca illusa della propria laicità, quella retorica non si esprimeva più utilizzando le categorie del Cielo ma arruolava la scienza e la tecnica, la cui prostituzione si rivelava subito dopo nella persistenza verbale del peccato e della vergogna, del sacrificio e dell’espiazione. Il blog nasceva da lì: dall’esigenza di «raccontare il racconto» con cui la ricchezza reclama un primato etico e giuridico (plutocrazia) presentandolo come una necessità (tecnocrazia) e confezionando una visione della realtà conforme allo scopo (il romanzo).

Nel libro si è fatto ampio uso degli articoli già pubblicati sul blog, sicché il lettore potrebbe lamentare una certa difformità stilistica e di tono. Altri materiali sono inediti e in alcuni casi assolvono alla funzione di dare una direzione ai diversi temi affrontati e di ricondurne la varietà a trabocchetti dialettici ricorrenti. Pur con un filo conduttore che si propone di legare il tutto, il testo non è stato pensato per essere letto da capo a fine. Quasi tutti i capitoli sono autonomi e si prestano alla consultazione singola, secondo gli interessi del lettore.

Alla varietà dei temi corrisponde anche una varietà di giudizi e di interpretazioni di cui rivendico la titolarità e che non chiedo ai lettori di condividere in tutto. Sarebbe anzi grave se ciò avvenisse. Lo scopo di queste riflessioni non è quello di disseminare un pensiero politico ma di promuovere il rifiuto della comunicazione identitaria e preincartata, quella dove si aderisce a un messaggio per godersi il tepore del gregge senza chiedersi chi sia il pastore.

Le prime persone che desidero ringraziare sono i lettori del blog, il cui numero crescente si è accompagnato nel tempo a una qualità culturale più che crescente. Grazie ai loro commenti ho imparato, studiato, affrontato nuovi argomenti e in più di un caso mi sono corretto. Tra questi ringrazio distintamente il professor Alberto Bagnai e Vladimiro Giacché, due maestri a cui devo non solo buona parte degli strumenti culturali utilizzati nei testi qui prodotti, ma anche la diffusione dei miei articoli e l’idea stessa di pubblicare un libro, che senza di loro non avrebbe visto la luce. Ringrazio il professor Vito Plantamura e l’avvocato Valerio Donato, assidui e preziosi commentatori del blog, e l’avvocato Michele Beretta, che hanno pazientemente riletto le bozze, risolto i miei dubbi e dispensato utili consigli. Ringrazio infine chi mi ha sostenuto con affetto nella lunga gestazione e redazione di queste pagine.

Le dedico a loro.


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Commenti

Dmitrij

Salve, attualmente sia online che in libreria non risulta disponibile il suo saggio "La Crisi Narrata". È possibile acquistarlo altrove o è prevista una nuova edizione?

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↪ Il Pedante

Buongiorno a Lei. No, purtroppo il libro non è più in vendita. Ho riacquistato i diritti e probabilmente lo metterò a disposizione in pubblico dominio nei prossimi mesi.

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Francesca

Salve, sono un'insegnante di scienze naturali in un liceo scientifico. Vorrei proporre uno dei suoi articoli (assieme ad altri) come spunto di trattazione per una simulazione di prima prova di esame di stato sul tema dei vaccini. Nei brani da analizzare però devono comparire nome e cognome dell'autore/autrice del testo. Purtroppo non posso inserire solo "il Pedante" è possibile sapere il suo nome?
La ringrazio.
Villani Francesca

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↪ Maurizio Moretti

Gentile @Francesca,
Non sono il titolare di questo blog, quindi il mio commento e’ solo a titolo personale.
Per analogia, non sarebbero «eleggibili» nemmeno brani di testi di Italo Svevo, Mark Twain, George Orwell o Lewis Carroll, o mi sbaglio? Quest’ultimo peraltro autore di serissimi testi di logica matematica -laddove Alice prestasse il fianco a obiezioni bigotte.
L’uso di «nomes de plume» e’ dalla notte dei tempi una costante accettata, magari a denti stretti, da tutta l’Accademia, perche’ nel caso del Pedante non varrebbe? Per l’intrinseca singolarita’ ? Manca il nome (assumendo Pedante come cognome) o l’opposto (manca il cognome)?
Posso umilmente suggerirle: ilPedante Anonimo, o ilPeddante Blogger,o ancora un’anafora: Pedante Pedante.

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↪ Il Pedante

Sovente nei social inserisco l'articolo come nome: (nome) Il (cognome) Pedante.

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Fabio

A mio modo di vedere è un libro bellissimo, acuto ma soprattutto che ha come stella polare una cosa sempre più rara: il senso del giusto e dell'etica. Insieme con i libri di Bagnai trovo sia un filone filosofico-economico estremamente interessante che illustra bene come la cosiddetta lotta tra classi sia ancora oggi uno dei moventi più significativi dei fatti che viviamo. L'avidità in fin dei conti è ciò che porta l'uomo alla rovina, eppure luoghi di dialogo come questo dimostrano che un'altra umanità forse è possibile. Ci vorrà, temo, ancora molto tempo prima che qualcuno, una volta al potere, decida di non perseguire il proprio avido interesse. Se devo fare una scommessa, però, confido che più dell'etica umana saranno le leggi dell'economia a segnare la strada verso l'equità e la giustizia, sebbene ancora molti rami su cui siamo seduti dovranno essere segati prima di capirlo.

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paolo

Libro spaventosamente profondo e semplice in cui "il socialismo dei ricchi" è la pennellata che fa' la differenza

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Riccardo

Letto.
Grazie e buone feste.
Riccardo

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Lorenzo

Libro semplice, chiaro, scorrevole. Dovrebbe essere ovvio ed invece è rivoluzionario. Grazie per averlo scritto.

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Alessandra

Ho letto il suo libro e riletto. E' importante, leggere e rileggere, non solo perché i libri mi danno da vivere, ma soprattutto perché il suo pensiero, in un testo strutturato, autonomo, integro e materiale, ne facilita l'espressione di uno mio ordinato e non caotico (favola anche questa?). Il Suo blog è già più che appagante, ma credo che solo materialmente un concetto si possa imporre (come si può donare un post brevi manu?)... ma ho una certa età, anche se, purtroppo, molto distante dalla pensione.
Grazie

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↪ Roxgiuse

Gentile @Alessandra, concordo pienamente. Nonostante abbia competenze specifiche in macroeconomia, l'ordine logico e la plasticità dell'esposizione del pedante rendono comunicabili e fruibili anche ai non specialisti il pensiero rigoroso.

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↪ Alessandra

Gentile @Roxgiuse,
grazie, ha espresso molto meglio di me il mio pensiero!

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Irritante

Direi che è, già, il caso di verificare l'opportunità di una ristampa.

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↪ Il Pedante

Per la verità siamo alla terza.

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↪ Irritante

Gentile @Il Pedante,
vada per la quarta!

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Nicola Morgantini

Ho da poco scoperto questo blog, che trovo interessantissimo. Dunque, acquisterò sicuramente il libro.

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Michele

Finalmente.

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Giovanni Calia

Salve!
Ma proprio il giorno 23 deve uscire? Qualche giorno prima no!? Vivo in Brasile e me lo sarei fatto portare da amici che verranno il giorno 20.
Pazienza! È previsto anche in formato elettronico?
Abraços!

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↪ Il Pedante

Buondì. Non so se il termine sia perentorio. In ogni caso sì, ci sarà anche la versione elettronica.

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↪ valerio donato

Gentile @Giovanni Calia,
potrà sempre ordinarlo su Amazon e sperare che quei diavoli di scioperanti non lo sporchino di sangue.
Scherzo ovviamente...

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CarloB

Devo averne una copia!

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Glottologia

Buonasera,
come se ne possono acquistare delle copie?
Grazie.

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The Max

Per Natale mi sa che qualche mio conoscente lo riceverà in regalo.

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roberto buffagni

Complimenti e in bocca al lupo.

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Ea

Il blog più interessante della rete diventa un libro! ottima notizia, nel mio piccolo cercherò di divulgare

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chinacat

Non vedo l'ora di leggerlo. Purtroppo rimango pessimista sugli esiti.
"Saremo sempre servi degli stranieri, finché crederemo che essi siano i nostri maestri."
(Vincenzo Cuoco, Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli del 1799, pubblicato nel 1801)
Chinacat

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Remo

Finalmente! Non vedo l'ora di leggerlo.
Spero che vorrà presentarlo, oltre che al Goofy, a Reggio Emilia, sede della casa editrice Imprimatur.
Mille auguri!
Remo Checola

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MakeMyDay

Rinnovo Le mie più vive congratulazioni e un sincero grazie. Sarà come detto preso di

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Francesco

Interessante
dove e come si compra?

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Claudio Carretta

Salve! È la prima volta che commento ma La seguo dagli albori. La ringrazio per il blog, per il libro e avrei una domanda: il libro sarà in vendita al #goofy6? Ci vedremo lì comunque, grazie ancora.

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Bombadillo

Evviva!
Per altro, mi risolve il problema dei regali di Natale: libri pedanti per tutti.
Consiglialtissimo.
Tom

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Adriano

I tempi non sono propizi, ma le auguro ogni successo.

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Nat

Bravissimo, Pedante. Lo compro subito. E naturalmente lo porto al Goofy6, dove vorrai apporre - spero - la tua dedica autografa.

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Francesco Dore

Grande idea, grazie.
Non vedo l'ora di leggerlo.
Francesco Dore

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LuciaS

Se verremo al #Gooofy sapremo chi è? Wahoooo

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rossana

Mi vado convincendo che sia tempo di iniziare a salvare e mettere al sicuro i libri cartacei, gli unici che non possono essere modificati nel tempo e a una rilettura sempre più spesso mi rivelano ragionamenti e pensieri che alla prima lettura, anni prima, non avevo còlto nel loro pieno valore.
Per questo sarò felice di poter salvare una copia cartacea anche ide pensieri da lei raccolti in questo blog.
Saranno utili quando in futuro si avrà bisogno di meglio comprendere o ricordare cosa, perché, come, chi, quando...

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Gianni

Grazie, e un augurio di una grande tiratura!

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Nina

Oh, finalmente! Non me lo perdo di certo.

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LazienkiKrolewskie

Fantastico,
Non per fare il "purciaro"...Ma i contenuti tutti inediti rispetto al blog?

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↪ Il Pedante

No. Ho anche ripreso e ampliato alcuni articoli.

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lorenzo

Molto bene! Ottimo come strenna natalizia, ne prenoto subito 5 copie. Grazie!

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Sandro

I miei più sinceri auguri, un atto di pedanteria dovuto, per tutti coloro vivono ancora all'interno della ruota.
Con stima
Sandro

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Fabrice

Assolutamente da comprare, è entrato di prepotenza nella mia "Must Reading List"!!
Domanda di curiosità:
da quante pagine e da quanti capitoli è composto?
I miei più sinceri auguri per il successo di questo libro e cordiali saluti.
Fabrice

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Mario

Sono assai contento; non vedo l'ora di leggerlo. Ho letto più volte i post del blog e li ho sempre trovati di una grande qualità.
Metterò La crisi narrata vicino al Tramonto dell'euro, Anschluss, La fabbrica del falso ecc.

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Andrea D'Agosto

Ottimo e abbondante! La consapevolezza e la conoscenza sono le stelle polari del Cittadino. Questa è la punta dell'iceberg, sotto c'è tanta gente con la testa ancora sotto acqua, stanno per emergere.

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Gianni

Carissimo,
dopo averle stretto la mano a Pescara un paio di anni fa sarà un piacere ascoltarla, come lo è da tempo leggerla.
Comprerò certamente il libro.
In bocca al lupo!

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Enrico Pesce

Lo aggiungerò con passione alla mia libreria. La tua lucidità in questi tempi bui è stata spesso un faro. Grazie.

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Davide

Complimenti! Il libro sarà disponibile anche in formato elettronico per noi residenti all'estero?

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Alessandro Del Prete

Un sincero in bocca al lupo, spero lo leggeranno in tanti. Mio figlio sarà uno dei primi, sono sicuro apprezzerà. Non gli avevo ancora parlato del suo blog perché volevo padroneggiasse prima alcuni fondamentali (ha 16 anni), ma credo dopo 2 anni di "lezioncine paterne" e letture varie, sia pronto per il livello successivo, quello "pedante".
Con stima e affetto,
Alessandro

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